MOZIONE M5S SU GEST - TSA - GESENU su Raccolta Rifiuti (RSU)
LA MOZIONE:
MOZIONE: GESENU – TSA – GEST (Gestione del servizio di raccolta RSU).
PREMESSO che da alcuni giorni sugli organi di stampa locali sono state rese pubbliche le vicende connesse ad una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte di GESENU ma anche di TSA che ipotizza un traffico illecito di rifiuti e reati legati all’inquinamento dei terreni e dei corsi d’acqua da percolato proveniente dalle discariche (principalmente Pietramelina);
VISTO che per i suddetti gravi reati risultano indagati manager, tecnici ed amministratori di GESENU e TSA;
VISTO che, sempre da articoli di stampa, si ipotizza che siano stati messi in atto comportamenti illeciti, tra l’altro, nella gestione della frazione organica per la produzione di compost che in grande quantità sarebbe stata rimescolata con rifiuti indifferenziati e conferita in discarica con un evidente aumento dei costi posti a carico dei cittadini ed un indebito guadagno per il gestore;
CONSIDERATO che se i comportamenti suddetti verranno confermati produrranno, oltre a quello economico, un rilevantissimo danno di immagine e potranno compromettere il corretto comportamento da parte dei cittadini nell’effettuare la differenziazione dei rifiuti e vanificare pertanto l’obiettivo minimo del raggiungimento dei parametri fissati dall’Europa al fine di evitare le sanzioni previste e quello ben più importante del recupero di importanti risorse e della salvaguardia dell’ambiente;
VISTA poi la attuale composizione societaria di GESENU (Comune di Perugia 45%, Gruppo Sorain Cecchini (Amministratore unico Monica Cerroni figlia di Manlio) 45% e Carlo Noto La Diega 10%) in cui i soci privati detengono la maggioranza delle azioni ed in considerazione del fatto che GESENU è anche titolare di quote in TSA (37,92%) e SIA (33%) e che ECOCAVE è a capitale totalmente privato, si può affermare che la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani è in mano di privati che offrono un servizio di scarsa qualità con tariffe tra le più alte in assoluto in Italia che gravano totalmente su famiglie ed imprese, si evidenzia quindi il fallimento delle scelte politiche sui rifiuti fin qui operate dalla Amministrazione della Regione dell’Umbria;
VISTO infine il Provvedimento di interdittiva antimafia emesso dal Prefetto di Perugia per la sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose in GESENU SPA tenendo anche conto delle sue possibili future conseguenze;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO
Per quanto di sua competenza a: 1) Promuovere ogni possibile iniziativa politica e/o legale, congiuntamente agli altri comuni coinvolti, al fine di recedere dal contratto di servizio stipulato con GEST;
2) Promuovere ogni possibile iniziativa politica ed istituzionale al fine di consentire che la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani torni ad essere totalmente in mano pubblica, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, come già avviene efficacemente in alcune altre realtà del nostro paese con notevoli risparmi per i cittadini;
3) Promuovere ogni iniziativa politica ed istituzionale al fine di rivalutare il Piano Regionale Rifiuti con l’obiettivo dell’adesione alla strategia rifiuti zero ed alla gestione totalmente pubblica del servizio .
IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO
A richiedere ai componenti di nomina pubblica di GESENU e di TSA, data la gravità dei reati per i quali risultano indagati, di dimettersi dagli incarichi ricoperti, se rinviati a giudizio.
PIEGARO, 05.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S (Olivi Stelvio)
M5S PIEGARO
MOZIONE: GESENU – TSA – GEST (Gestione del servizio di raccolta RSU).
PREMESSO che da alcuni giorni sugli organi di stampa locali sono state rese pubbliche le vicende connesse ad una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte di GESENU ma anche di TSA che ipotizza un traffico illecito di rifiuti e reati legati all’inquinamento dei terreni e dei corsi d’acqua da percolato proveniente dalle discariche (principalmente Pietramelina);
VISTO che per i suddetti gravi reati risultano indagati manager, tecnici ed amministratori di GESENU e TSA;
VISTO che, sempre da articoli di stampa, si ipotizza che siano stati messi in atto comportamenti illeciti, tra l’altro, nella gestione della frazione organica per la produzione di compost che in grande quantità sarebbe stata rimescolata con rifiuti indifferenziati e conferita in discarica con un evidente aumento dei costi posti a carico dei cittadini ed un indebito guadagno per il gestore;
CONSIDERATO che se i comportamenti suddetti verranno confermati produrranno, oltre a quello economico, un rilevantissimo danno di immagine e potranno compromettere il corretto comportamento da parte dei cittadini nell’effettuare la differenziazione dei rifiuti e vanificare pertanto l’obiettivo minimo del raggiungimento dei parametri fissati dall’Europa al fine di evitare le sanzioni previste e quello ben più importante del recupero di importanti risorse e della salvaguardia dell’ambiente;
VISTA poi la attuale composizione societaria di GESENU (Comune di Perugia 45%, Gruppo Sorain Cecchini (Amministratore unico Monica Cerroni figlia di Manlio) 45% e Carlo Noto La Diega 10%) in cui i soci privati detengono la maggioranza delle azioni ed in considerazione del fatto che GESENU è anche titolare di quote in TSA (37,92%) e SIA (33%) e che ECOCAVE è a capitale totalmente privato, si può affermare che la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani è in mano di privati che offrono un servizio di scarsa qualità con tariffe tra le più alte in assoluto in Italia che gravano totalmente su famiglie ed imprese, si evidenzia quindi il fallimento delle scelte politiche sui rifiuti fin qui operate dalla Amministrazione della Regione dell’Umbria;
VISTO infine il Provvedimento di interdittiva antimafia emesso dal Prefetto di Perugia per la sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose in GESENU SPA tenendo anche conto delle sue possibili future conseguenze;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO
Per quanto di sua competenza a: 1) Promuovere ogni possibile iniziativa politica e/o legale, congiuntamente agli altri comuni coinvolti, al fine di recedere dal contratto di servizio stipulato con GEST;
2) Promuovere ogni possibile iniziativa politica ed istituzionale al fine di consentire che la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani torni ad essere totalmente in mano pubblica, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, come già avviene efficacemente in alcune altre realtà del nostro paese con notevoli risparmi per i cittadini;
3) Promuovere ogni iniziativa politica ed istituzionale al fine di rivalutare il Piano Regionale Rifiuti con l’obiettivo dell’adesione alla strategia rifiuti zero ed alla gestione totalmente pubblica del servizio .
IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO
A richiedere ai componenti di nomina pubblica di GESENU e di TSA, data la gravità dei reati per i quali risultano indagati, di dimettersi dagli incarichi ricoperti, se rinviati a giudizio.
PIEGARO, 05.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S (Olivi Stelvio)
M5S PIEGARO
INTERROGAZIONE: CENERI DI LA SPEZIA
OGGETTO: INTERROGAZIONE – CENERI PROVENIENTI DALLA CENTRALE ENEL DI LA SPEZIA.
Alcune fonti di stampa hanno recentemente riportato all’attenzione delle popolazioni la vicenda della notevole quantità di ceneri di carbone, provenienti dalla centrale Enel di La Spezia e depositate nei Comuni di Fabro, Città della Pieve, Panicale ed anche, da memoria di alcuni cittadini, nel Comune di Piegaro, ed hanno posto l’attenzione sulla loro eventuale pericolosità derivante dalla possibilità che con le ceneri siano stati interrati anche rifiuti tossici di origine radioattiva, come risulterebbe da recenti analisi di campioni prelevati nel sito di Fabro.
In relazione a ciò si chiede al Sig. Sindaco se sia a conoscenza dell’avvenuto interramento nel territorio del Comune di Piegaro, tra gli anni 1980-1990, delle ceneri di carbone provenienti dalla centrale Enel di La Spezia, ed il luogo preciso ove esse si trovano.
In relazione a quanto sopra esposto si chiede al Sig. Sindaco quali iniziative intenda intraprendere per attivare le autorità competenti (ARPA etc.) affinché vengano effettuate le necessarie analisi sulle ceneri per verificare le tipologie delle sostanze presenti e se sia avvenuta e sia ancora presente una contaminazione dei terreni e delle falde acquifere da eventuali sostanze tossiche e/o pericolose, al fine di tutelare la salute delle popolazioni che potrebbero venirne a contatto.
Si chiede di riferire al Consiglio Comunale e di fornire al sottoscritto risposta scritta.
Piegaro, lì 02.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Alcune fonti di stampa hanno recentemente riportato all’attenzione delle popolazioni la vicenda della notevole quantità di ceneri di carbone, provenienti dalla centrale Enel di La Spezia e depositate nei Comuni di Fabro, Città della Pieve, Panicale ed anche, da memoria di alcuni cittadini, nel Comune di Piegaro, ed hanno posto l’attenzione sulla loro eventuale pericolosità derivante dalla possibilità che con le ceneri siano stati interrati anche rifiuti tossici di origine radioattiva, come risulterebbe da recenti analisi di campioni prelevati nel sito di Fabro.
In relazione a ciò si chiede al Sig. Sindaco se sia a conoscenza dell’avvenuto interramento nel territorio del Comune di Piegaro, tra gli anni 1980-1990, delle ceneri di carbone provenienti dalla centrale Enel di La Spezia, ed il luogo preciso ove esse si trovano.
In relazione a quanto sopra esposto si chiede al Sig. Sindaco quali iniziative intenda intraprendere per attivare le autorità competenti (ARPA etc.) affinché vengano effettuate le necessarie analisi sulle ceneri per verificare le tipologie delle sostanze presenti e se sia avvenuta e sia ancora presente una contaminazione dei terreni e delle falde acquifere da eventuali sostanze tossiche e/o pericolose, al fine di tutelare la salute delle popolazioni che potrebbero venirne a contatto.
Si chiede di riferire al Consiglio Comunale e di fornire al sottoscritto risposta scritta.
Piegaro, lì 02.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: PISTA CICLABILE PIEGARO/PIETRAFITTA
OGGETTO: INTERROGAZIONE – PISTA CICLOPEDONALE DA PIEGARO A PIETRAFITTA.-
Si chiede al Sig. Sindaco di riferire quanto segue:
Si chiede di riferire al Consiglio Comunale e di fornire al sottoscritto risposta scritta.
Piegaro, lì 05.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Si chiede al Sig. Sindaco di riferire quanto segue:
- Se è a conoscenza dell’esistenza di un progetto per la realizzazione di una pista ciclopedonale da Piegaro a Pietrafitta;
- Quando e da chi è stato presentato il progetto suddetto;
- Se per il progetto suddetto sono state richieste le prescritte autorizzazioni e da chi e se sono state regolarmente rilasciate;
- Quale è, in grandi linee, il percorso previsto;
- Da chi è stato finanziato il progetto, con quali risorse e a quanto ammonta il costo definitivo previsto;
- Se sono stati iniziati i lavori e/o eventuali attività correlate (es: eventuali espropri etc.) e quale è l’attuale stato di realizzazione;
- Chi prenderà in carico l’opera una volta realizzata;
- Chi si occuperà della futura necessaria manutenzione e con quali risorse, se previste.
Si chiede di riferire al Consiglio Comunale e di fornire al sottoscritto risposta scritta.
Piegaro, lì 05.11.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: SVILUPPO VALNESTORE E CONSENERGIA GREEN
OGGETTO: INTERROGAZIONE – VALNESTORE SVILUPPO S.R.L. E CONSORZIO CONSENERGIA GREEN.
In riferimento alla Sua comunicazione effettuata in occasione di un recente Consiglio Comunale con la quale ha riferito che attualmente la Soc. Valnestore Sviluppo (Società finalizzata allo sviluppo e promozione della Valnestore, a capitale totalmente pubblico) si troverebbe in una situazione di sofferenza con Istituti Bancari per un ammontare di circa 2.500.000,00 Euro, si chiede di riferire al Consiglio Comunale quanto segue:
Piegaro, lì 05.10.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
In riferimento alla Sua comunicazione effettuata in occasione di un recente Consiglio Comunale con la quale ha riferito che attualmente la Soc. Valnestore Sviluppo (Società finalizzata allo sviluppo e promozione della Valnestore, a capitale totalmente pubblico) si troverebbe in una situazione di sofferenza con Istituti Bancari per un ammontare di circa 2.500.000,00 Euro, si chiede di riferire al Consiglio Comunale quanto segue:
- A quanto ammontava all’inizio il Fondo dotazione Enel e come è stato ripartito;
- Quanto di questo Fondo è stato messo nella disponibilità di Valnestore Sviluppo e chi sono stati poi i beneficiari che via hanno avuto accesso e con quali strumenti;
- Quale era la valutazione iniziale dei terreni ex miniera acquisiti da Valnestore Sviluppo a seguito della convenzione con ENEL e quale è la valutazione attuale inserita in bilancio; si chiede inoltre di conoscere se una parte di questi terreni sia stata ceduta gratuitamente alla Comunità montana ed ora messa in vendita dalla stessa per sanare proprie situazioni debitorie;
- In riferimento ai dati contenuti nella Relazione datata 27.12.2010 rinvenibile via Internet e a suo tempo pubblicata sul sito web del Comune di Panicale nella quale si evidenzia un contributo regionale di Euro 5.407.500,00 per l’acquisto e la rifunzionalizzazione del compendio industriale ex ENEL, erogato nell’anno 2005, si chiede di conoscere come la somma suddetta sia stata utilizzata, quanto è costata la progettazione e l’esecuzione della demolizione di parte degli immobili esistenti nel sito, se oltre alla somma suddetta sono state impiegate altre risorse economiche ed eventualmente quante e dove reperite, se nell’area suddetta sono state completate le opere di urbanizzazione e di reinfrastrutturazione (quali autorizzazioni sono state rilasciate in merito dal Comune di Piegaro) e se quindi effettivamente l’intera area sia pronta ad ospitare il cosiddetto Centro di eccellenza nel campo delle energie rinnovabili, poiché a vederla dall’esterno sembra che versi nel più assoluto degrado ed abbandono;
- Sempre in riferimento alla suddetta relazione, per quanto attiene al “salvataggio” di Trafomec s.p.a. cito testualmente: ”Attraverso vari strumenti di intervento la Valnestore Sviluppo s.r.l. ha apportato nella suddetta azienda in crisi risorse per circa Euro 4.600.000,00” (cifra ovviamente ferma al 2010), si chiede pertanto una relazione dettagliata della tipologia e degli importi degli interventi effettuati dal 2001 ad oggi nelle varie Società Trafomec ;
- Nella suddetta relazione si evidenzia che, sempre nel 2010, Valnestore Sviluppo risulta proprietaria di circa 7 ha di terreno nell’area della “Potassa” (nel Comune di Panicale) destinato ad accogliere attività produttive. In merito a ciò si chiede di comunicare da chi è stato acquistato il suddetto terreno e se ed eventualmente a chi è stato poi rivenduto e se sono state realizzate plusvalenze o minusvalenze;
- In merito al Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”, di proprietà della Valnestore Sviluppo, si chiede di comunicare a quanto ammonta, dettagliandolo, il costo totale della realizzazione sia della struttura immobiliare che della sistemazione promozione e valorizzazione dei reperti fossili, compresi gli ultimi finanziamenti (2014-2015) e i costi annuali di gestione;
- La relazione fa cenno al progetto ora realizzato dell’impianto fotovoltaico di 3990 Kwp (chilowat picco – potenza nominale) (produzione di energia 991.20 KWh) mediante “leasing in costruendo”, contratto con Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo del gruppo Intesa San Paolo, che da alcune fonti giornalistiche rinvenute su siti internet ammonterebbe a oltre 10.000.000,00 di Euro, per una durata di 18 anni, per la cui gestione è stato costituito il Consorzio Consenergia Green. In riferimento a ciò si chiede di comunicare a quanto ammontano i ricavi annuali comprensivi del Contributo Gestione Servizi Energetici (GSE) e della vendita ad ENEL dell’energia elettrica prodotta e a quanto ammontano i costi annuali comprensivi del canone leasing e delle spese di manutenzione e gestione dell’impianto.
- In merito alla avvenuta approvazione, in Consiglio Comunale, dei patti parasociali tra i soci della Valnestore Sviluppo srl e del Consorzio Consenergia Green, propedeutici alla futura fusione delle due società, si chiede di riferire quale sia la attuale situazione in considerazione della particolare condizione in cui versano La Comunità Montana (in liquidazione) e la Provincia; si chiede inoltre se si ritiene che quanto ricavato dal impianto fotovoltaico, tolti i costi, possa consentire di alleggerire, e in che misura, la situazione debitoria di Valnestore Sviluppo;
- Si chiede di conoscere se del cosiddetto FONDO DI RISERVA DOTAZIONE ENEL siano ancora disponibili delle risorse e se si a quanto ammontano;
- Si chiede infine, se verrà confermata la situazione finanziaria relativa a Valnestore Sviluppo srl da Lei comunicata, in che misura la stessa graverà sul bilancio del Comune di Piegaro per l’anno 2015 e successivi;
- In considerazione dell’ormai tramontato polo di eccellenza si chiede se Lei sia a conoscenza di altri eventuali progetti da realizzare all’interno del compendio ex Enel e se tra questi vi sia quello della realizzazione di una centrale a biomasse (ed eventualmente di quali dimensioni), come auspicato in una Assemblea pubblica, promossa dalla CGIL e tenutasi nel 2014 presso il Museo Paleontologico di Pietrafitta, e se in tal senso vi sia un interesse anche da parte di Enel;
Piegaro, lì 05.10.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: RIFIUTI PERICOLOSI EX CENTRALE ENEL
OGGETTO: INTERROGAZIONE.
In riferimento alla Ordinanza del Sindaco n° 29 del 28.08.2014, Prot. N° 7504, relativa al rinvenimento, da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Perugia per la Tutela dell’Ambiente, nei terreni della ex centrale termoelettrica di Pietrafitta dismessa da ENEL Spa (ora di proprietà della Valnestore Sviluppo srl), di rifiuti speciali pericolosi riconducibili all’attività della Centrale elettrica ed inoltre anche in considerazione della sua qualità di rappresentante pro tempore del Comune di Piegaro socio al 25% della Società Valnestore Sviluppo srl, si chiede quanto segue:
se è a conoscenza dell’esistenza, al momento del passaggio di proprietà dell’area relativa alla ex centrale di Pietrafitta acquistata dalla Società Valnestore srl nel dicembre 2005 direttamente da ENEL Produzione spa, di un inventario o atti simili dai quale risulti una descrizione dettagliata dei beni e dei materiali presenti all’interno del sito della ex centrale e quindi se era stata dichiarata la presenza dei rifiuti suddetti;
se si, e presupponendo che Società Valnestore Sviluppo srl era a conoscenza della presenza dei suddetti rifiuti perché non ha provveduto tempestivamente al loro smaltimento in quanto di sua competenza;
se no, come sia stato possibile procedere all’acquisto di tale area senza richiedere ad ENEL di provvedere preventivamente allo smaltimento dei rifiuti suddetti;
data inoltre la pericolosità dei rifiuti rinvenuti e la difficoltà del loro smaltimento, in particolare del mercurio metallico, che dalle poche informazioni che ho potuto reperire, risulta particolarmente complesso e oneroso, si chiede se è già stato possibile quantificare il danno economico che ne deriverà alla Società Sviluppo Valnestore srl e conseguentemente alla collettività tutta, ed in particolare, in percentuale, alla popolazione del Comune di Piegaro, trattandosi di società a capitale totalmente pubblico;
se, in relazione ai rilievi effettuati dal NOE dei Carabinieri ed alla Sua Ordinanza, siano pervenute da parte del Presidente della Società Valnestore Sviluppo srl comunicazioni in merito alla vicenda e/o a giustificazione della situazione che si è evidenziata e, se no, se lo stesso sia stato invitato formalmente a produrre una relazione, fermo restando l’obbligo di agire nel rispetto di quanto impartito con l’Ordinanza suddetta;
in riferimento alla suddetta vicenda si chiede di comunicare se l’operato del Presidente della Valnestore Sviluppo srl, e per quanto di competenza anche quello del Consiglio di Amministrazione, sia ritenuto adeguato e coerente con le finalità proprie della società stessa e, se no, quali iniziative intende adottare in merito;
infine si chiede di conoscere quali iniziative intenda intraprendere al fine di garantire che lo smaltimento dei suddetti rifiuti pericolosi avvenga nel più assoluto rispetto delle normative vigenti anche e soprattutto al fine della loro tracciabilità nell’interesse dei territori e delle popolazioni eventualmente coinvolti.
Si richede cortesemente risposta scritta.
PIEGARO, lì 23.09.2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
In riferimento alla Ordinanza del Sindaco n° 29 del 28.08.2014, Prot. N° 7504, relativa al rinvenimento, da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Perugia per la Tutela dell’Ambiente, nei terreni della ex centrale termoelettrica di Pietrafitta dismessa da ENEL Spa (ora di proprietà della Valnestore Sviluppo srl), di rifiuti speciali pericolosi riconducibili all’attività della Centrale elettrica ed inoltre anche in considerazione della sua qualità di rappresentante pro tempore del Comune di Piegaro socio al 25% della Società Valnestore Sviluppo srl, si chiede quanto segue:
se è a conoscenza dell’esistenza, al momento del passaggio di proprietà dell’area relativa alla ex centrale di Pietrafitta acquistata dalla Società Valnestore srl nel dicembre 2005 direttamente da ENEL Produzione spa, di un inventario o atti simili dai quale risulti una descrizione dettagliata dei beni e dei materiali presenti all’interno del sito della ex centrale e quindi se era stata dichiarata la presenza dei rifiuti suddetti;
se si, e presupponendo che Società Valnestore Sviluppo srl era a conoscenza della presenza dei suddetti rifiuti perché non ha provveduto tempestivamente al loro smaltimento in quanto di sua competenza;
se no, come sia stato possibile procedere all’acquisto di tale area senza richiedere ad ENEL di provvedere preventivamente allo smaltimento dei rifiuti suddetti;
data inoltre la pericolosità dei rifiuti rinvenuti e la difficoltà del loro smaltimento, in particolare del mercurio metallico, che dalle poche informazioni che ho potuto reperire, risulta particolarmente complesso e oneroso, si chiede se è già stato possibile quantificare il danno economico che ne deriverà alla Società Sviluppo Valnestore srl e conseguentemente alla collettività tutta, ed in particolare, in percentuale, alla popolazione del Comune di Piegaro, trattandosi di società a capitale totalmente pubblico;
se, in relazione ai rilievi effettuati dal NOE dei Carabinieri ed alla Sua Ordinanza, siano pervenute da parte del Presidente della Società Valnestore Sviluppo srl comunicazioni in merito alla vicenda e/o a giustificazione della situazione che si è evidenziata e, se no, se lo stesso sia stato invitato formalmente a produrre una relazione, fermo restando l’obbligo di agire nel rispetto di quanto impartito con l’Ordinanza suddetta;
in riferimento alla suddetta vicenda si chiede di comunicare se l’operato del Presidente della Valnestore Sviluppo srl, e per quanto di competenza anche quello del Consiglio di Amministrazione, sia ritenuto adeguato e coerente con le finalità proprie della società stessa e, se no, quali iniziative intende adottare in merito;
infine si chiede di conoscere quali iniziative intenda intraprendere al fine di garantire che lo smaltimento dei suddetti rifiuti pericolosi avvenga nel più assoluto rispetto delle normative vigenti anche e soprattutto al fine della loro tracciabilità nell’interesse dei territori e delle popolazioni eventualmente coinvolti.
Si richede cortesemente risposta scritta.
PIEGARO, lì 23.09.2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: CHIUSURA MUSEO PALEONTOLOGIO PIETRAFITTA
OGGETTO: INTERROGAZIONE.
Il giorno 10.08.2015 pomeriggio ho potuto verificare che, con un semplice avviso scritto a pennarello non firmato ne datato, affisso alla porta d’ingresso, si comunica che il Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta rimane momentaneamente chiuso per lavori straordinari.
Si chiede, pertanto al Sindaco quanto segue:
Piegaro, 13.08.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
Olivi Stelvio
Il giorno 10.08.2015 pomeriggio ho potuto verificare che, con un semplice avviso scritto a pennarello non firmato ne datato, affisso alla porta d’ingresso, si comunica che il Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta rimane momentaneamente chiuso per lavori straordinari.
Si chiede, pertanto al Sindaco quanto segue:
- Se della suddetta comunicazione di chiusura oltre che nel sito web del Comune sia stata data ampia diffusione, anche con altri mezzi, al fine di evitare inutili disagi ai potenziali visitatori;
- Se è a conoscenza del tipo di lavori che debbono essere eseguiti nel museo, della loro effettiva straordinarietà, della loro durata e quindi della data prevista per la sua riapertura, se siano state richieste al Comune eventuali autorizzazioni, se previste, e se siano state rilasciate;
- Se è quindi stata accertata la impossibilità di rinviare i lavori suddetti in considerazione che nel periodo estivo avrebbe potuto, se opportunamente promossa, aumentare l’affluenza di visitatori in relazione alla presenza di turisti nel territorio;
- Chi è attualmente il Responsabile della gestione del Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta;
- Il tipo, la durata del rapporto di lavoro instaurato dalla proprietà con la persona che garantisce l’accessibilità al Museo e se possibile la quantificazione del compenso;
- Qual’ è il costo previsto dei suddetti lavori straordinari e chi se ne farà carico, in considerazione di quanto da Lei affermato in Consiglio Comunale in merito alla situazione di sofferenza finanziaria in cui versa la Valnestore Sviluppo srl proprietaria del Museo;
- A quanto ammontano i costi annuali di gestione del Museo Paleontologico e, se sono previsti, quali progetti per il suo “rilancio”;
Piegaro, 13.08.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
Olivi Stelvio
MOZIONE: SUI SEGRETARI COMUNALI
MOZIONE – Atto di indirizzo avente per oggetto:
Impegno dell’Amministrazione Comunale nel contrastare il fenomeno di diffusione delle illegittimità e illegalità e aumento dell’autonomia ed indipendenza del ruolo di controllo del “Segretario Comunale” legando i criteri di nomina dello stesso a principi più stringenti e non legati alla politica.
PREMESSO
Che alla Camera dei Deputati è stato approvato il disegno di legge recante “Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, atto camera 3098, c.d. riforma Madia (già approvato in prima lettura dal Senato in data 30.04.2015 e che vi tornerà in seconda lettura), che, all’art. 9, comma 1, n. 4, si prevede l’abolizione in toto della figura del Segretario Generale Comunale e Provinciale (che attualmente svolge il suo lavoro al servizio della collettività) e si prevede la sua confluenza nel ruolo unico dei dirigenti degli enti locali;
Che nella stessa tuttavia si prevede l’obbligo di nominare comunque un dirigente apicale con compiti di attuazione dell’indirizzo politico, coordinamento dell’attività amministrativa e controllo della legalità dell’azione amministrativa, in luogo del segretario comunale, eventualmente attingendo dal ruolo unico della dirigenza locale;
Che, quindi, questa figura nominata a discrezione dei Sindaci e Presidenti delle Province ricoprirebbe lo stesso ruolo pur non avendo nemmeno le competenze tecnico-giuridiche necessarie;
Che con l’abolizione del Co.re.co. per effetto dell’art.9, co. 2, della legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3 (che ha abrogato l’art. 130 della Costituzione), che aveva il compito di verificare preventivamente la legittimità degli atti dei comuni, delle province e degli altri enti, l’unica figura rimasta a svolgere questo lavoro è il segretario generale;
Che, dal 1997, la legge 127/1997 (c.d. Bassanini-bis, art. 17, co. 30, poi confermata dall’art. 99 del d.lgs 267/2000) stabilisce che la nomina del Segretario Comunale viene assegnata non più alla competenza diretta del Ministero dell’Interno ma a quella diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia, legando la sua indipendenza al mandato degli stessi che hanno anche facoltà di non conferma su di essa senza alcun obbligo di una motivazione seppur minima;
CONSIDERATO
Che con l’abolizione di questa figura in successione anche all’abolizione del Co.re.co. rischiano di cadere i presidi di legittimità per l’operato degli enti locali;
Che di fatto già la stessa legge 127/1997( c.d. Bassanini-bis, art. 17, co. 30 ) erroneamente andava a danneggiare de facto l’autonomia di giudizio, l’imparzialità e la terzietà di chi è chiamato a svolgere un fondamentale ruolo di garanzia nel sistema dei controlli e della legalità negli enti locali, andando a creare un legame intrinseco e forte tra il nominato e il nominante e quindi fra controllato e controllore, data la possibilità di nomina diretta e di non conferma da parte dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia;
Che, il principio di spending review legato alla stessa riforma viene contraddetto quando in realtà si lascia l’obbligo di attribuire questo ruolo ad un dirigente apicale già inserito nel c.d. ruolo unico dei dirigenti o addirittura ad un soggetto ulteriore rispetto alla dotazione organica, come previsto dal’ stesso art. 9, co. 1, lettera f), il quale prevede l’ipotesi che un dirigente venga assunto anche con sistemi diversi dal concorso o corso-concorso, col mero, vago e generico concetto di “procedure selettive e comparative” ( “ … gli incarichi dirigenziali non assegnati attraverso i concorsi e le procedure di cui alla lettera c) del presente comma, previsione di procedure selettive e comparative, fermi restando i limiti previsti dall’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” col mero requisito vago e generico della “adeguata formazione culturale e professionale” ( emendamento n. 10.504/7 Saggese, Bruno, Bruni e altri, che dice: “possibilità per i Comuni Capoluogo di Provincia e per i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti di reclutare il dirigente apicale anche al di fuori del ruolo unico, purché in possesso di adeguati requisiti culturali e professionali”;
Che l’abolizione dei Segretari comunali, unita alla recente aumentata facoltà di nomina fiduciaria di dirigenti degli enti locali ( dal 10% al 30% ), rischia di portare ad una classe dirigenziale dei Comuni cooptata dal potere politico di turno, asservita e non obiettiva, con grave danno per i cittadini e per la legalità dell’azione amministrativa e in contrasto con i principi della Costituzione ( art. 97, co. 1 e 3, che impongono il “buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione” ed affermano il principio per cui “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge” ; art. 98, co. 1, in base a quale “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” e non del partito al potere ;
Che l’abolizione della figura dei segretari, sostituita con un dirigente di nomina assolutamente fiduciaria, appare ancor più pericolosa se si pensa alle nuove funzioni in materia di anticorruzione recentemente assegnate ai segretari comunali, col rischio di creare un controllore della legalità fortemente influenzabile e “manovrabile” dal controllato;
Che a seguito della Bassanini-Bis il Segretario cessava di essere un Funzionario dello Stato per diventare in realtà un dipendente dell’agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari, al fine di accentuare il suo rapporto di fiducia con il capo dell’Amministrazione;
Che la stessa manovra associata a tale spending review lega forti criteri di contrasto, in quanto da una parte abolisce il ruolo dei Segretari Generali, dall’altra conferma il ruolo dei direttori generali;
FERMO RESTANDO
Che lo stesso Presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, ha addirittura parlato di criteri di nomina del nuovo segretario più stringenti e meno legati alla politica al fine di restituirgli la sua posizione di piena vigilanza super partes;
Che lo spoil system non può sacrificare nel nome di una ipotetica velocizzazione delle amministrazioni i principi di legalità e vigilanza, basti pensare a cosa potrebbe accadere nei comuni a rischio di infiltrazioni malavitose dove il Prefetto rischierebbe di rimanere ultimo e solo baluardo di legalità;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- A sollecitare l’immediata revisione, da parte del Governo, delle Commissioni parlamentari e del Parlamento, del Disegno di Legge delega n. 3098, c.d. “Riforma P.A.”, approvato dalla Camera dei Deputati (e che tornerà al Senato), con particolare riferimento all’art. 9 , mantenendo il ruolo di vigilanza e di legalità della figura dei “ Segretari Comunali ” o comunque di una figura sostitutiva con pari competenze e formazione che debba assumere stesso ruolo e compiti;
- A sollecitare, da parte del Governo , delle Commissioni parlamentari e del Parlamento, che in tale revisione venga ripristinato il ruolo di completa indipendenza dei “ Segretari Comunali” come ante Bassanini-Bis e quindi a porli alla diretta dipendenza del Ministero o quanto meno a nomina diretta dello stesso Ministero o di altri organismi che ne garantiscano l’imparzialità e la terzietà, dotandoli così nuovamente di una totale indipendenza dallo schema politico, liberando il controllore da un controllo operato dal suo effettivo controllato.
IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO
Ad inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica ed al Prefetto della Provincia di Perugia e all’ANCI.
PIEGARO, 20.07.2015 IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Impegno dell’Amministrazione Comunale nel contrastare il fenomeno di diffusione delle illegittimità e illegalità e aumento dell’autonomia ed indipendenza del ruolo di controllo del “Segretario Comunale” legando i criteri di nomina dello stesso a principi più stringenti e non legati alla politica.
PREMESSO
Che alla Camera dei Deputati è stato approvato il disegno di legge recante “Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, atto camera 3098, c.d. riforma Madia (già approvato in prima lettura dal Senato in data 30.04.2015 e che vi tornerà in seconda lettura), che, all’art. 9, comma 1, n. 4, si prevede l’abolizione in toto della figura del Segretario Generale Comunale e Provinciale (che attualmente svolge il suo lavoro al servizio della collettività) e si prevede la sua confluenza nel ruolo unico dei dirigenti degli enti locali;
Che nella stessa tuttavia si prevede l’obbligo di nominare comunque un dirigente apicale con compiti di attuazione dell’indirizzo politico, coordinamento dell’attività amministrativa e controllo della legalità dell’azione amministrativa, in luogo del segretario comunale, eventualmente attingendo dal ruolo unico della dirigenza locale;
Che, quindi, questa figura nominata a discrezione dei Sindaci e Presidenti delle Province ricoprirebbe lo stesso ruolo pur non avendo nemmeno le competenze tecnico-giuridiche necessarie;
Che con l’abolizione del Co.re.co. per effetto dell’art.9, co. 2, della legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3 (che ha abrogato l’art. 130 della Costituzione), che aveva il compito di verificare preventivamente la legittimità degli atti dei comuni, delle province e degli altri enti, l’unica figura rimasta a svolgere questo lavoro è il segretario generale;
Che, dal 1997, la legge 127/1997 (c.d. Bassanini-bis, art. 17, co. 30, poi confermata dall’art. 99 del d.lgs 267/2000) stabilisce che la nomina del Segretario Comunale viene assegnata non più alla competenza diretta del Ministero dell’Interno ma a quella diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia, legando la sua indipendenza al mandato degli stessi che hanno anche facoltà di non conferma su di essa senza alcun obbligo di una motivazione seppur minima;
CONSIDERATO
Che con l’abolizione di questa figura in successione anche all’abolizione del Co.re.co. rischiano di cadere i presidi di legittimità per l’operato degli enti locali;
Che di fatto già la stessa legge 127/1997( c.d. Bassanini-bis, art. 17, co. 30 ) erroneamente andava a danneggiare de facto l’autonomia di giudizio, l’imparzialità e la terzietà di chi è chiamato a svolgere un fondamentale ruolo di garanzia nel sistema dei controlli e della legalità negli enti locali, andando a creare un legame intrinseco e forte tra il nominato e il nominante e quindi fra controllato e controllore, data la possibilità di nomina diretta e di non conferma da parte dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia;
Che, il principio di spending review legato alla stessa riforma viene contraddetto quando in realtà si lascia l’obbligo di attribuire questo ruolo ad un dirigente apicale già inserito nel c.d. ruolo unico dei dirigenti o addirittura ad un soggetto ulteriore rispetto alla dotazione organica, come previsto dal’ stesso art. 9, co. 1, lettera f), il quale prevede l’ipotesi che un dirigente venga assunto anche con sistemi diversi dal concorso o corso-concorso, col mero, vago e generico concetto di “procedure selettive e comparative” ( “ … gli incarichi dirigenziali non assegnati attraverso i concorsi e le procedure di cui alla lettera c) del presente comma, previsione di procedure selettive e comparative, fermi restando i limiti previsti dall’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” col mero requisito vago e generico della “adeguata formazione culturale e professionale” ( emendamento n. 10.504/7 Saggese, Bruno, Bruni e altri, che dice: “possibilità per i Comuni Capoluogo di Provincia e per i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti di reclutare il dirigente apicale anche al di fuori del ruolo unico, purché in possesso di adeguati requisiti culturali e professionali”;
Che l’abolizione dei Segretari comunali, unita alla recente aumentata facoltà di nomina fiduciaria di dirigenti degli enti locali ( dal 10% al 30% ), rischia di portare ad una classe dirigenziale dei Comuni cooptata dal potere politico di turno, asservita e non obiettiva, con grave danno per i cittadini e per la legalità dell’azione amministrativa e in contrasto con i principi della Costituzione ( art. 97, co. 1 e 3, che impongono il “buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione” ed affermano il principio per cui “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge” ; art. 98, co. 1, in base a quale “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” e non del partito al potere ;
Che l’abolizione della figura dei segretari, sostituita con un dirigente di nomina assolutamente fiduciaria, appare ancor più pericolosa se si pensa alle nuove funzioni in materia di anticorruzione recentemente assegnate ai segretari comunali, col rischio di creare un controllore della legalità fortemente influenzabile e “manovrabile” dal controllato;
Che a seguito della Bassanini-Bis il Segretario cessava di essere un Funzionario dello Stato per diventare in realtà un dipendente dell’agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari, al fine di accentuare il suo rapporto di fiducia con il capo dell’Amministrazione;
Che la stessa manovra associata a tale spending review lega forti criteri di contrasto, in quanto da una parte abolisce il ruolo dei Segretari Generali, dall’altra conferma il ruolo dei direttori generali;
FERMO RESTANDO
Che lo stesso Presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, ha addirittura parlato di criteri di nomina del nuovo segretario più stringenti e meno legati alla politica al fine di restituirgli la sua posizione di piena vigilanza super partes;
Che lo spoil system non può sacrificare nel nome di una ipotetica velocizzazione delle amministrazioni i principi di legalità e vigilanza, basti pensare a cosa potrebbe accadere nei comuni a rischio di infiltrazioni malavitose dove il Prefetto rischierebbe di rimanere ultimo e solo baluardo di legalità;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- A sollecitare l’immediata revisione, da parte del Governo, delle Commissioni parlamentari e del Parlamento, del Disegno di Legge delega n. 3098, c.d. “Riforma P.A.”, approvato dalla Camera dei Deputati (e che tornerà al Senato), con particolare riferimento all’art. 9 , mantenendo il ruolo di vigilanza e di legalità della figura dei “ Segretari Comunali ” o comunque di una figura sostitutiva con pari competenze e formazione che debba assumere stesso ruolo e compiti;
- A sollecitare, da parte del Governo , delle Commissioni parlamentari e del Parlamento, che in tale revisione venga ripristinato il ruolo di completa indipendenza dei “ Segretari Comunali” come ante Bassanini-Bis e quindi a porli alla diretta dipendenza del Ministero o quanto meno a nomina diretta dello stesso Ministero o di altri organismi che ne garantiscano l’imparzialità e la terzietà, dotandoli così nuovamente di una totale indipendenza dallo schema politico, liberando il controllore da un controllo operato dal suo effettivo controllato.
IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO
Ad inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica ed al Prefetto della Provincia di Perugia e all’ANCI.
PIEGARO, 20.07.2015 IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
MOZIONE: REDDITO DI CITTADINANZA, RICHIESTA DI CREAZIONE DI UN TAVOLO DI COMPRENSIONE ED UN IMPEGNO DEL COMUNE PER POTER PORTARE IN REGIONE TALE ISTANZA.
MOZIONE: RICHIESTA DI ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE SPECIALE E STRAORDINARIA PER COMINCIARE A DISCUTERE E DIVENIRE COMPETENTI NELLA FUSIONE DEI COMUNI
OGGETTO: MOZIONE per la richiesta di istituzione di una commissione consiliare speciale ai sensi dell’art. 20 dello Statuto.-
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Comune di Piegaro chiede che venga posta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la seguente mozione:
“Vista la legge 7 aprile 2014, n ° 56 recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province,sulle unioni e fusioni dei comuni” (meglio conosciuta come legge Delrio), con la quale, tra l’altro, in attesa della abolizione delle Province proposta con disegno di legge costituzionale attualmente all’esame della competente commissione della Camera dei Deputati, si è provveduto a trasformare le Province stesse in enti territoriali di area vasta di diretta amministrazione e controllo dei Comuni in quanto il Presidente ed i Consiglieri della provincia sono eletti dai Sindaci e dai Consiglieri dei comuni della provincia;
Vista l’avvenuta soppressione delle Comunità Montane, attualmente in gestione liquidatoria;
Visto inoltre che la Regione dovrà provvedere al riordino di alcune competenze delle nuove province al fine di armonizzarle con le competenze dei comuni e della Regione stessa anche al fine di evitare possibili conflitti di attribuzione e di competenza;
Visto che la legge Delrio detta anche disposizioni in materia di unioni e di fusioni di comuni;
Visto l’atto di indirizzo politico sottoscritto dai Sindaci di Panicale e Piegaro in data 24.10.2014 ed approvato dalla Giunta comunale di Piegaro con deliberazione n° 146 del 27.10.2014, con il quale si propone di gestire in forma associata alcuni servizi presumibilmente attraverso la stipula di apposita convenzione;
Considerata la complessità delle problematiche collegate alla generale riorganizzazione della pubblica amministrazione sia dal punto di vista politico amministrativo sia sotto l’aspetto tecnico giuridico e considerato inoltre che per quanto concerne eventuali atti inerenti forme associative tra i comuni, questi rientrano nella competenza dei Consigli Comunali;
Ravvisata pertanto la necessità di garantire a tutti i Consiglieri Comunali di poter espletare la loro funzione con la massima preparazione ed autorevolezza;
SI RICHIEDE
La costituzione di una Commissione Consiliare speciale ai sensi dell’art. 20 del vigente Statuto comunale, per lo studio delle normative collegate all’attuazione della legge n° 56/2014 e per l’approfondimento di tutte le problematiche (eventuali vantaggi, difficoltà e criticità) collegate all’attuazione delle possibili forme associative a partire dalle convenzioni, dall’unione fino a promuovere e raggiungere la fusione dei comuni, condizione che, qualora condivisa con le popolazioni interessate ed attuata garantendo la massima partecipazione, attraverso l’istituzione di organismi rappresentativi democraticamente eletti, è l’unica che realmente consente una effettiva semplificazione dell’attività amministrativa e politica e può garantire la costituzione di ambiti territoriali ottimali per la organizzazione e gestione diretta di vari servizi con rapidità, economicità, ed adeguatezza in una fase economica nella quale le risorse a disposizione delle Amministrazioni saranno inevitabilmente sempre minori.
Compito della Commissione suddetta sarà inoltre quello di sottoporre all’attenzione dell’intero Consiglio Comunale apposite relazioni periodiche e pareri in merito ad eventuali provvedimenti che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad adottare sull’argomento.
Sarebbe auspicabile che analoghe Commissioni Consiliari possano essere istituite nei comuni vicini, con i quali si potrebbe ipotizzare di avviare il processo di fusione (Panicale, Paciano, Città della Pieve….) ”.
In questo caso, il gruppo proponente, nella certezza che la Commissione Consiliare suddetta verrà costituita, ne rivendica la presidenza.
Piegaro, 18 Novembre 2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Comune di Piegaro chiede che venga posta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la seguente mozione:
“Vista la legge 7 aprile 2014, n ° 56 recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province,sulle unioni e fusioni dei comuni” (meglio conosciuta come legge Delrio), con la quale, tra l’altro, in attesa della abolizione delle Province proposta con disegno di legge costituzionale attualmente all’esame della competente commissione della Camera dei Deputati, si è provveduto a trasformare le Province stesse in enti territoriali di area vasta di diretta amministrazione e controllo dei Comuni in quanto il Presidente ed i Consiglieri della provincia sono eletti dai Sindaci e dai Consiglieri dei comuni della provincia;
Vista l’avvenuta soppressione delle Comunità Montane, attualmente in gestione liquidatoria;
Visto inoltre che la Regione dovrà provvedere al riordino di alcune competenze delle nuove province al fine di armonizzarle con le competenze dei comuni e della Regione stessa anche al fine di evitare possibili conflitti di attribuzione e di competenza;
Visto che la legge Delrio detta anche disposizioni in materia di unioni e di fusioni di comuni;
Visto l’atto di indirizzo politico sottoscritto dai Sindaci di Panicale e Piegaro in data 24.10.2014 ed approvato dalla Giunta comunale di Piegaro con deliberazione n° 146 del 27.10.2014, con il quale si propone di gestire in forma associata alcuni servizi presumibilmente attraverso la stipula di apposita convenzione;
Considerata la complessità delle problematiche collegate alla generale riorganizzazione della pubblica amministrazione sia dal punto di vista politico amministrativo sia sotto l’aspetto tecnico giuridico e considerato inoltre che per quanto concerne eventuali atti inerenti forme associative tra i comuni, questi rientrano nella competenza dei Consigli Comunali;
Ravvisata pertanto la necessità di garantire a tutti i Consiglieri Comunali di poter espletare la loro funzione con la massima preparazione ed autorevolezza;
SI RICHIEDE
La costituzione di una Commissione Consiliare speciale ai sensi dell’art. 20 del vigente Statuto comunale, per lo studio delle normative collegate all’attuazione della legge n° 56/2014 e per l’approfondimento di tutte le problematiche (eventuali vantaggi, difficoltà e criticità) collegate all’attuazione delle possibili forme associative a partire dalle convenzioni, dall’unione fino a promuovere e raggiungere la fusione dei comuni, condizione che, qualora condivisa con le popolazioni interessate ed attuata garantendo la massima partecipazione, attraverso l’istituzione di organismi rappresentativi democraticamente eletti, è l’unica che realmente consente una effettiva semplificazione dell’attività amministrativa e politica e può garantire la costituzione di ambiti territoriali ottimali per la organizzazione e gestione diretta di vari servizi con rapidità, economicità, ed adeguatezza in una fase economica nella quale le risorse a disposizione delle Amministrazioni saranno inevitabilmente sempre minori.
Compito della Commissione suddetta sarà inoltre quello di sottoporre all’attenzione dell’intero Consiglio Comunale apposite relazioni periodiche e pareri in merito ad eventuali provvedimenti che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad adottare sull’argomento.
Sarebbe auspicabile che analoghe Commissioni Consiliari possano essere istituite nei comuni vicini, con i quali si potrebbe ipotizzare di avviare il processo di fusione (Panicale, Paciano, Città della Pieve….) ”.
In questo caso, il gruppo proponente, nella certezza che la Commissione Consiliare suddetta verrà costituita, ne rivendica la presidenza.
Piegaro, 18 Novembre 2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
MOZIONE: NO GLIFOSATE (DISERBANTE suo USO NEL TERRITORIO)
OGGETTO: MOZIONE
divieto uso diserbante per usi pubblici nel Comune di Piegaro
Il sottoscritto Stelvio Olivi, consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle di Piegaro,
PREMESSO CHE
PRESO ATTO CHE
L’Unione Europea con direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009 ha introdotto un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi e sulla base di queste direttive
il governo in “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi ha emanato il Decreto 22 gennaio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12/02/2014 per il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)
( si rimanda per completezza all’allegato c) OSSERVATO
che nonostante i provvedimenti adottati si sono verificati numerosi episodi in contrasto con le direttive sopra richiamate (vedi uso diserbante lungo la pista ciclabile (Consorzio Bonificazione Umbra) e nel centro storico (VUS) – episodi
segnalati da numerosi cittadini;
che il presidente dell'ASE, Musco, tramite dichiarazione sulla pagina Facebook dell'ASE, lasciava intendere il suo scetticismo al non uso del diserbo per la
manutenzione del verde pubblico [https://www.facebook.com/ase.spoleto/posts/909288855752357?comment_id=912767475404495&offset=0&total_comments=4];
TENUTO CONTO ALTRESÌ
divieto uso diserbante per usi pubblici nel Comune di Piegaro
Il sottoscritto Stelvio Olivi, consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle di Piegaro,
PREMESSO CHE
- l’uso del diserbante è sempre più utilizzato dagli agricoltori anche al di fuori delle aree coltivate e che tale pratica è ripetuta anche dai cittadini per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti;
- l’utilizzo del glyphosate prodotto altamente aggressivo e tossico è promosso dalle industrie chimiche al solo fine di ricavarne un lauto guadagno economico;
- la pratica del diserbo è nata in agricoltura al fine di controllare lo sviluppo delle commensali, ed oggi è utilizzata anche per mantenere il «decoro» delle strade pubbliche;
- il glyphosate è certamente tossico per la vita acquatica e non a caso infatti tra le precauzioni d’uso del diserbante (basato sul principio attivo del glyphosate) è tassativamente vietato irrorare i bordi dei corsi d’acqua e delle zone umide a causa della sua accertata tossicità, anche a basse concentrazioni, sugli organismi acquatici;
- nonostante questo le pompe di veleno che operano lungo le strade e le linee ferroviarie non si fermano di fronte a canali, a collettori posti ai lati dei tracciati né alle cabine che contengono pozzi di attingiménto di acqua destinata agli acquedotti pubblici;
CONSIDERATO CHE
risultati di ricerche scientifiche hanno dimostrato la stretta relazione tra l’insorgenza nell’uomo di malattie cancerogene e malformazioni dovute alla
contaminazione del glyphosate (si rimanda per completezza all’allegato a): - l’uso intensivo e sistematico del diserbo provoca:
- una lunga serie di di rischi per la salute degli operatori (nonostante l'utilizzo di strumenti di prevenzione) e della popolazione;
- frane e a smottamenti;
- abbassa drasticamente la biodiversità vegetale e animale e la capacità di autoregolazione dei numerosi habitat seminaturali che garantiscono la funzionalità e la biodiversità biologica;
- riduce sensibilmente l’assorbimento dell’anidride carbonica e l’abbattimento delle sostanze azotate da parte della copertura vegetale eliminata;
RITENUTO CHE - l’uso del diserbante per il decoro dei bordi stradali, rispetto alle tecniche tradizionali, non limita in alcun modo il contenimento della spesa pubblica per gli interventi di manutenzione che hanno comunque necessità di successivo intervento di sfalcio;
- il trattamento con diserbanti in natura determina numerosi danni diretti e crea le condizioni per effetti negativi anche gravi e a volte non recuperabili
PRESO ATTO CHE
L’Unione Europea con direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009 ha introdotto un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi e sulla base di queste direttive
il governo in “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi ha emanato il Decreto 22 gennaio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12/02/2014 per il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)
( si rimanda per completezza all’allegato c) OSSERVATO
che nonostante i provvedimenti adottati si sono verificati numerosi episodi in contrasto con le direttive sopra richiamate (vedi uso diserbante lungo la pista ciclabile (Consorzio Bonificazione Umbra) e nel centro storico (VUS) – episodi
segnalati da numerosi cittadini;
che il presidente dell'ASE, Musco, tramite dichiarazione sulla pagina Facebook dell'ASE, lasciava intendere il suo scetticismo al non uso del diserbo per la
manutenzione del verde pubblico [https://www.facebook.com/ase.spoleto/posts/909288855752357?comment_id=912767475404495&offset=0&total_comments=4];
TENUTO CONTO ALTRESÌ
- che la delicata tematica dei diserbanti viene sempre più spesso sollevata nelle amministrazioni a vari livelli e da varie parti politiche;
- che sono in aumento i Comuni Umbri che in conformità delle direttive europee e il volere popolare sostengono una strategia per la messa al bando dei prodotti oggetto della presente mozione; nello specifico in Umbria: ORDINANZA del Sindaco del Comune di Campello del 2014, DELIBERA del 18 agosto 2014 del Comune di Magione e in ultimo DELIBERA del 29.09 c.a. del Comune di Umbertide;
che la dichiarazione universale dei diritti umani e l'art. 32 della costituzione Italiana annoverano tra i diritti fondamentali ed inalienabili di ogni essere vivente il principio che qualora esista o si presuma il rischio di danni gravi ed irreparabili alla popolazione, anche in mancanza della piena certezza scientifica, l'adozione di certi comportamenti e atti (e in questo caso l'utilizzo di sostanze chimiche) debbano essere vietati;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
nell'ottica della salvaguardia della salute umana dell’ambiente e della biodiversità, (si rimanda per completezza all’allegato d), ad adottare quanto sancito dalla Dichiarazione Universale e dalla Costituzione Italiana relativamente alla "prevenzione primaria", intesa come l'insieme delle scelte e dei provvedimenti adottati in ambito ambientale, con l' obiettivo di ridurre l'esposizione della popolazione e sopratutto della sua componente più fragile quale l'infanzia a fattori di rischio per la salute e in particolare a sostanze tossiche mutagene e cancerogene;
- a vietare l'uso di qualsiasi diserbante chimico per uso pubblico nel territorio comunale e prendere seri provvedimenti contro chi contravviene a questo divieto;
2) a controllare le infestanti con i metodi di saggezza popolare ed intervenire
con strumenti meccanici o manuali esclusivamente per ragioni di sicurezza; un ottimo metodo per il controllo delle infestanti è la semina, senza preparazione del terreno, di alcuni tipi di leguminose (come il trifoglio) che permangono per 5 o 6 anni senza nessuna ulteriore attenzione, inibendo la crescita di ogni altra qualità [si veda: http://bit.ly/1iHBld4];
3) a interloquire con i soggetti (o loro incaricati in appalto di servizi) che fanno
uso o hanno fatto uso dei diserbanti (ASE per quanto riguarda i margini delle strade comunali - ANAS per le strade provinciali etc. - Consorzio della Bonificazione Umbra per la pista ciclabile, R.F.I. - Rete Ferroviaria Italiana per quanto riguarda i margini della ferrovia - responsabili del settore di manutenzione delle strade della Provincia) affinché all’interno del territorio comunale vengano utilizzati esclusivamente metodi di tipo meccanico nelle operazioni compiute dalla ditte loro incaricate;
4) a garantire che negli eventuali bandi di gara emanati dal comune per gli
appalti pubblici riguardanti gli interventi di contenimento delle infestanti venga indicato come unica tipologia di intervento possibile quello meccanico;
5) informare attraverso incontri e comunicazioni scritte tutti i cittadini e i
rivenditori di prodotti diserbanti presenti sul territorio dei rischi per l’ambiente e per la salute umana derivati dall’utilizzo.
Per concludere, la nostra mozione è rivolta alla tutela del bene comune; dobbiamo dire che l'uso del diserbante: da un lato è una spesa ingente al solo vantaggio delle case produttrici e che grava sulle spalle dei cittadini che se potessero darci suggerimenti, ci indicherebbero dove far confluire in maniera più proficua gli aiuti pubblici; dall’altro l'uso del diserbante . seppur legale - alla luce delle ricerche mediche appare illogico al fine della salvaguardia della salute e controproducente se pensiamo che il volano per far ripartire l'economia locale sia il marchio della naturalezza dei cibi, sia che essi siano utilizzati dalla cittadinanza o che vengano offerti agli ospiti che scelgono Piegaro per le loro vacanze. Nessuno infatti inviterebbe un amico a casa propria, provvedendo a rendere accogliente la propria dimora per poi somministrargli nel piatto cibi tossici.
I diserbanti sono veleno che si disperde nell'ambiente e causa danni irreversibili all'ecosistema in cui viviamo e di conseguenza alla nostra salute; il loro uso diffuso e spesso fuori controllo, in agricoltura, incide profondamente nei prodotti primari con relativa ricaduta negativa sui prodotti trasformati (si pensi al grano, alla farina, quindi al pane e alla pasta, alimenti fondanti della nostra cultura italiana); Oggi il glifosato è parte della nostra dieta giornaliera, e i nostri figli crescono a pane e glifosato
Il Comune di Piegaro può, nelle sue competenze, dire basta a questa consuetudine, a beneficio della popolazione residente e anche dell’immagine del territorio.
Vogliamo chiudere questo documento utilizzando le parole scritte della epidemiologa americana Devra Davis nel suo libro:
“(…)Quando scopriamo che quel che ieri era “il trionfo della chimica moderna” è invece una minaccia mortale all’ambiente mondiale, è legittimo chiedersi cosa altro non sappiamo(…)”
Piegaro, ____________________
Il Consigliere Comunale
(Stelvio Olivi)
Allegato a)
I legami tra Glifosato e Parkinson, cancro e altre malattie
link con articoli di riferimento:
"Ethoxylated adjuvants of glyphosate-based herbicides are active principles of human cell toxicity"
[http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0300483X12003459]
"A Case–Control Study of Non-Hodgkin Lymphoma and Exposure to Pesticides" - Studio svedese (Hardell e Eriksonn) pubblicato dalla rivista Cancer il 15/3/1999 sulla connessione tra glyphosate e linfoma non-Hodgkin" [http://beyondpesticides.org/documents/acs-nhlymphoma-1999.pdf]
"Il diserbante più venduto al mondo causa malformazioni genetiche. E l’UE non fa nulla"
[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/27/il-diserbante-piu-venduto-al-mondo-causa-malformazioni-genetiche-e-lue-non-fa-nulla/119461/]
"Roundup and birth defects: Is the public being kept in the dark?"
[http://www.scribd.com/doc/57277946/RoundupandBirthDefectsv5]
"IL GLISOFATO UCCIDE LA PACHAMAMA – Intervista a Rodolfo Paramo, pediatra ed esperto sull’effetto del glifosato alla salute umane, in particolar modo il suo collegamento a nascite con malformazioni, principalmente nella zona del neuroasse, dal cervello fino alla colonna vertebrale"
[http://www.vocidallastrada.com/2010/03/il-glisofato-uccide-la-pachamama.html]
"Roundup, An Herbicide, Could Be Linked To Parkinson’s, Cancer And Other Health Issues, Study Show" - Articolo dell’Huffington Post, sulle nuove scoperte dei danni da RoundUp e glifosato collegando il suo uso a cancro, Parkinson e infertilità. L’EPA, agenzia per l’ambiente equivalente USA della nostra ARPA, sta valutando di decidere entro il 2015 se limitarne l’uso.
[http://www.huffingtonpost.com/2013/04/25/roundup-herbicide-health-issues-disease_n_3156575.html]
"Main ingredient of Monsanto’s Roundup weed killer is being linked to cancer, birth defects and Parkinson’s disease and should be banned, according to campaigners behind new report" - Uno studio universitario condotto da Greenpeace e GM freeze, riportato da “The Ecologist”, dimostra che il glifosate, ingrediente primo di vari diserbanti e in particolare del Roundup, (quello di gran lunga più diffuso, sia nelle colture tradizionali che – in dosi 4 volte maggiori – in quelle geneticamente modificate) è causa di cancro, malformazioni neonatali, squilibri ormonali e malattie neurologiche quali il Parkinson.
[http://www.theecologist.org/News/news_analysis/961236/greenpeace_takes_on_monsanto_over_pesticides_arms_race.html]
[http://www.nopa.it/veleni-chimici-la-specie-umana-e-sempre-piu-a-rischio-nonostante-i-numeri-appelli-a-limitarne-luso-si-e-continuato-ad-abusarne-contaminando-tutto-il-pianeta/]
Circa il Glisofato e l'ambiente:
“FarmersCope With Roundup-Resistant Weeds”, articolo del New York Times secondo cui il Glyphosate ha creato una generazione di “super-erbacce” resistenti sia al principio chimico in questione sia agli altri prodotti sul mercato, un processo di adattamento darwiniano accelerato dagli abusi compiuti sulla vegetazione. Questa sostanza è considerata dalla Iowa State University come “La singola maggiore minaccia alla produzione agricola che abbiamo mai vista”. La situazione è così drammatica da costringere gli agricoltori a dissodare meccanicamente la terra e in casi limite strappare gli infestanti a mano, il problema è già esteso ad Australia, Cina, Brasile e altri paesi con conseguenze serie sui costi, sulla quantità dei raccolti e l’inquinamento di terra e acqua. [http://www.nytimes.com/2010/05/04/business/energy-environment/04weed.html]
- studi separati condotti in Svezia hanno collegato l’esposizione al glyphosate alla leucemia e al linfoma non-Hodgkins (questi tipi di tumori erano molto rari, tuttavia il linfoma non-Hodgkins è oggi il tumore in più rapida crescita nel mondo occidentale, mentre negli Stati Uniti d’America negli ultimi quarant’anni la sua incidenza è aumentata del 73 per cento);
- studi dimostrano, inoltre, che l’esposizione al glyphosate, a dosi al di sotto della classica diluizione a scopo agricolo, è associata a una serie di alterazioni sulla riproduzione negli esseri umani e in altre specie animali a causa della sua tossicità sulle cellule della placenta;
- un rapporto della United States dichiara che il glyphosate è estremamente Environmental Protection Agency persistente in condizioni di applicazione normali, mentre studi condotti in Svezia dimostrano che una sua applicazione può perdurare fino a tre anni;
- i dati pubblicati dall’Istituto ambientale (ISPRA), rilevano la presenza del glyphosate e dell’AMPA (acido aminometilfosfonico, derivante dalla degradazione del glyphosate) tra le sostanze inquinanti più presenti nelle acque superficiali (dati ripetutamente confermati per il periodo 2008- 2010, relativi alle ultime rilevazioni effettuate in Lombardia) [http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rap175.2013.pdf];
- gli effetti del trattamento con diserbanti sistemici si manifestano a distanza di 10-15 giorni,quindi c’è il rischio concreto che, soprattutto lungo le strade di periferia e in quelle meno trafficate, qualcuno raccolga lungo i margini stradali piante spontanee per uso alimentare senza rendersi conto della contaminazione chimica;
la mancanza di qualunque segnalazione degli interventi fino ad oggi eseguiti dalle province e dall’Ente nazionale per le strade (ANAS spa) risulta quindi particolarmente grave e lesiva, non solo per questo aspetto, della sicurezza dei cittadini;
molti pesticidi sono xenobiotici e dopo la loro immissione nell’ambiente si mantengono sostanzialmente inalterati per lunghi periodi di tempo, arrivando a contaminare, grazie alle loro caratteristiche di volatilità, persistenza, bioaccumulo e biomagnificazione, organismi no target e reti alimentari su cui si basa l’organizzazione delle comunità biologiche naturali, anche a notevoli distanze dal punto iniziale di contaminazione;
Allegato b)
Il trattamento con fitofarmaci in natura determina numerosi danni diretti
e crea le condizioni per effetti negativi anche gravi e a volte non recuperabili
a) non permette alla vegetazione semi-naturale di svolgere il ruolo di difesa del terreno ed espone le scarpate stradali all’erosione e agli smottamenti;
b) arreca danni gravi alla vegetazione, che perde istantaneamente molti decenni di maturazione accumulati con il tempo, e provoca la scomparsa locale di numerose specie e l’impossibilità, in alcuni casi, del ritorno allo stato precedente, neppure dopo l’abbandono della pratica (dopo due o tre interventi in anni successivi si annulla anche la carica dei semi del terreno);
c) arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna minore, basti pensare agli effetti sulle popolazioni di Carabidi (Carabidae Latreille,1802) sono una famiglia di coleotteri diffusa in tutto il mondo con oltre 40.000 specie che hanno uno stretto rapporto con il terreno e con la qualità della copertura erbacea;
d) rende obbligatorio l’intervento anche negli anni successivi, in quanto le fasce denudate se non più trattate vengono invase da poche specie annuali particolarmente vigorose e aggressive;
e) mentre si acquistano attrezzature e prodotti chimici inutili e dannosi, non si investe nel miglioramento delle conoscenze, della preparazione dei tecnici, oltre che nell’adeguamento di mezzi e tecniche di manutenzione delle scarpate;
f) si determina una perdita di maturità degli ecosistemi marginali, con conseguente riduzione della complessità e della funzionalità sia dal punto di vista vegetale che animale, tenendo conto, peraltro, che in molte aree collinari le strade costituiscono gli ultimi centri di conservazione della biodiversità. Le contraddizioni non finiscono qui, il diserbo dei margini stradali non ha alcuna giustificazione neppure dal punto di vista strettamente tecnico.
Allegato c)
Norme quadro europee e nazionali per l’azione comunitaria
Per l’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
L’Unione europea è intervenuta in questa materia introducendo, nella direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, apposito articolo: all’ articolo 11 si legge infatti: « Gli Stati membri assicurano che siano adottate misure appropriate per tutelare l’ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall’impatto dei pesticidi » e, ancora, si auspica « La riduzione, per quanto possibile, o l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali o sotterranee oppure su superfici impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque superficiali o nei sistemi fognari »;
medesime norme sono state riprese dall’articolo 14 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, con il quale lo Stato Italiano ha recepito la direttiva;
- nella stessa direzione vanno la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, e il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitaria;
- è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12/02/2014 il Decreto 22 gennaio 2014 di adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), ai sensi dell’articolo 6 del Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante la “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
MOZIONE: RICHIESTA IMPEGNO FORMALE SU DISTRETTO SANITARIO TAVERNELLE DEL 23 MARZO 2015
OGGETTO: MOZIONE per la richiesta di adozione di atti formali da parte degli organi competenti della USL Umbria 1 e della Regione dell’Umbria in merito alla rimodulazione delle attività presso il Punto di Erogazione di Tavernelle.-
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n° 808 del 30.06.2014, con la quale si prende atto della proposta formulata nella deliberazione n. 506/2014 trasmessa dall’Azienda Sanitaria Locale Umbria 1 che allegata ne forma parte integrante e sostanziale, dichiarata atto urgente;
Vista la predetta deliberazione n° 506 del 10.06.2014 del Direttore Generale (Dott. Giuseppe LEGATO) della Azienda USL Umbria n. 1 avente per oggetto: “Approvazione progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria dell’ambito distrettuale del Trasimeno” nella quale, al punto 2, si analizza l’attuale organizzazione dell’assistenza distrettuale nei 3 Centri di Salute articolati su 6 Punti di erogazione (nel nostro caso: Centro di Salute Trasimeno Sud – punti di erogazione Città della Pieve, Tavernelle, Panicale) e che tra l’altro riporta testualmente quanto segue:
“Particolari criticità nel Distretto del Trasimeno si riscontrano nell’organizzazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale, dove l’articolazione dell’offerta risulta estremamente frammentata nel territorio: attualmente viene garantita in tutti i 6 punti di erogazione (Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Magione e Passignano), oltre all’attività assicurata dagli Ospedali di C. Lago e C.Pieve.
Talune specialità sono presenti in tutte le sedi, con fasce orarie di apertura spesso estremamente limitate. Tale distribuzione territoriale rende difficile:
Le azioni che si intende portare avanti:
C. Lago sede principale
CdS Trasimeno Nord:
Magione sede principale
Passignano
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n° 808 del 30.06.2014, con la quale si prende atto della proposta formulata nella deliberazione n. 506/2014 trasmessa dall’Azienda Sanitaria Locale Umbria 1 che allegata ne forma parte integrante e sostanziale, dichiarata atto urgente;
Vista la predetta deliberazione n° 506 del 10.06.2014 del Direttore Generale (Dott. Giuseppe LEGATO) della Azienda USL Umbria n. 1 avente per oggetto: “Approvazione progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria dell’ambito distrettuale del Trasimeno” nella quale, al punto 2, si analizza l’attuale organizzazione dell’assistenza distrettuale nei 3 Centri di Salute articolati su 6 Punti di erogazione (nel nostro caso: Centro di Salute Trasimeno Sud – punti di erogazione Città della Pieve, Tavernelle, Panicale) e che tra l’altro riporta testualmente quanto segue:
“Particolari criticità nel Distretto del Trasimeno si riscontrano nell’organizzazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale, dove l’articolazione dell’offerta risulta estremamente frammentata nel territorio: attualmente viene garantita in tutti i 6 punti di erogazione (Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Magione e Passignano), oltre all’attività assicurata dagli Ospedali di C. Lago e C.Pieve.
Talune specialità sono presenti in tutte le sedi, con fasce orarie di apertura spesso estremamente limitate. Tale distribuzione territoriale rende difficile:
- La presenza di idonea strumentazione in tutti i punti di erogazione;
- Un’adeguata predisposizione delle agende secondo le “priorità RAO”, in quanto la presenza sporadica degli specialisti non consente di garantire un’offerta per le prestazioni a più basso tempo d’attesa;
- La sostituzione dei professionisti in caso di assenze non programmate;
- Un’adeguata organizzazione delle attività del CdS e di quelle della specialistica ambulatoriale che hanno risorse umane (infermieri, OSS) in comune;
Visto che al punto 3 Evoluzione del Sistema – 3.1 Assistenza distrettuale si fa riferimento alla Delibera della Giunta Regionale n° 970/2012 ed alla classificazione delle prestazioni/attività come prossimali o centralizzate e ne viene riportato lo schema.
Vengono inoltre riportate varie indicazioni sull’evoluzione del modello organizzativo quali: - riduzione del numero dei Punti Erogazione e loro qualificazione come punto prossimale solo di alcune attività;
- potenziamento del Centro di Salute con centralizzazione di alcune attività;
- evoluzione del Centro di Salute verso il modello organizzativo della Casa della Salute.
Le azioni che si intende portare avanti:
- Organizzazione dell’attività dei Centri di Salute con diversificazione dei 6 Punti di Erogazione con la seguente articolazione: CdS Trasimeno Sud:
- C. Pieve sede principale
- Tavernelle
- Panicale
- C. Pieve sede principale
C. Lago sede principale
CdS Trasimeno Nord:
Magione sede principale
Passignano
- Attualizzazione dell’attività dell’Ospedale di Città della Pieve con realizzazione di un Presidio Sanitario prevalentemente territoriale
- Accorpamento dei punti vaccinali del Distretto del Trasimeno in 3 sedi territoriali, rispetto alle attuali 5
- Accorpamento dell’attività riabilitativa in 3 punti territoriali con relativo trasferimento dell’attività
- Accorpamento in un’unica sede dell’attività di Riabilitazione Età Evolutiva relativamente alla prima valutazione con contestuale mantenimento del trattamento riabilitativo decentrato sul territorio (le tre sedi attuali)
- Potenziamento dell’attività specialistica ambulatoriale presso le sedi di Magione, C. Lago e C. Pieve, con rimodulazione delle attività presso le sedi di Tavernelle e Passignano
- Attivazione della nuova Residenza Protetta a Panicale con 30 posti letto (da attivare gradualmente prevedendo una fase iniziale con attivazione dei 20 posti letto dislocati a piano terra)”;
Visto che nelle pagine seguenti si evidenzia una descrizione abbastanza dettagliata delle attività assistenziali previste nell’ospedale Castiglione de Lago, nel presidio sanitario di Città della Pieve e nel presidio di Passignano ed inoltre viene riportata una tabella relativa agli investimenti che evidenzia investimenti sugli immobili (Ospedale di C.Lago ed Ospedale di C. Pieve) per un ammontare di Euro 7.564.553,00 ed investimenti per attrezzature sanitarie ed arredi ( Ospedale di C.Pieve, Ospedale C.Lago e C.O.R.I. Passignano) per un ammontare di Euro 3.216.504,00;
Visto che la classificazione delle prestazioni/attività in prossimali e centralizzate e l’ipotesi di riorganizzazione con la quale si prevede il potenziamento dell’attività di specialistica ambulatoriale presso le sedi di Magione, Castiglione del Lago e Città della Pieve e l’utilizzo del termine rimodulazione delle attività presso le sedi di Tavernelle e Passignano, senza che nella deliberazione a firma del Dott. Legato vi sia una descrizione dettagliata di quali prestazioni/attività si preveda la “rimodulazione” e la relativa quantificazione, hanno ingenerato allarme tra la popolazione interessata, in alcune organizzazioni sindacali e ovviamente nei Sindaci dei Comuni di Panicale e Piegaro;
Visto che i Sindaci più volte hanno espresso la loro viva preoccupazione anche a mezzo stampa e che meritoriamente si sono fatti promotori della richiesta di un intervento chiarificatore da parte della Presidente della Regione ed Assessore alla Sanità Catiuscia Marini che si è poi concretizzato nell’Assemblea Pubblica del 17 dicembre 2014 presso il centro polifunzionale L’Occhio di Tavernelle;
Rilevato che in quella sede sono state evidenziate le difficoltà finanziarie nelle quali si è costretti ad operare a causa dei continui tagli operati dal Governo centrale e che, nonostante ciò, la Regione Umbria ha gestito ottimamente le risorse a disposizione e tralasciando le affermazioni di alcuni sul fatto che non bisogna soffermarsi più di tanto su quanto riportato nella deliberazione della G.R. n° 808/2014;
Visto che la Presidente Marini, infine, ha ripetutamente affermato che per quanto riguarda il Punto di Erogazione di Tavernelle non è previsto alcun ridimensionamento anzi che lo stesso verrà potenziato;
Ritenendo che l’affermazione suddetta, peraltro riportata anche in successivi articoli di stampa, sia senza alcun dubbio frutto di valutazioni operate su dati concreti, di cui la USL Umbria 1 e la Regione sono certamente in possesso, e sia conseguentemente supportata da adeguate risorse economiche ed umane;
Considerato che, non si debbano sostenere rivendicazioni, fine a se stesse, di conservazione dell’esistente, ma che le pubbliche amministrazioni debbano operare nell’interesse generale delle popolazioni, analizzando e valutando sulla base di dati concreti le esigenze dei cittadini e proponendo, in modo trasparente e partecipato, le soluzioni più adeguate compatibilmente con i mezzi a disposizione;
Prendendo tuttavia atto con soddisfazione di quanto sostenuto dalla Presidente Marini;
Considerato che, al contrario di quanto si può pensare o qualcuno voglia far credere, le Pubbliche Amministrazioni operano sempre ed esclusivamente sulla base di atti formali, di indirizzo e gestionali (deliberazioni, determinazioni etc.), assunti dagli Organi competenti e non sulla base di mere affermazioni verbali;
IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA IL SINDACO
1 – A RICHIEDERE agli Organi competenti della USL Umbria 1 e della Regione dell’Umbria l’adozione urgente, e comunque prima dell’indizione delle prossime elezioni regionali, degli atti formali conseguenti a quanto pubblicamente affermato dalla Presidente Della Giunta Regionale ed Assessore alla Sanità Catiuscia Marini in occasione dell’assemblea pubblica tenutasi il 17.12.2014, alle ore 17,00, presso il centro polifunzionale L’Occhio di Tavernelle, dai quali risulti, nel medio periodo, il futuro assetto del Punto di Erogazione di Tavernelle e del Punto di Erogazione di Panicale, con specificate le prestazioni/attività che vi faranno capo e con le risorse finanziarie a ciò destinate ed impegnate, anche al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione politica su una materia di così rilevante impatto per la collettività;
2 – A FARSI PROMOTORE di eventuali analoghe richieste da parte del Sindaco del Comune di PANICALE, direttamente interessato per quanto riguarda il Punto di Erogazione di Tavernelle e quello di Panicale e del Sindaco di CITTA’ DELLA PIEVE interessato in merito alla riorganizzazione del Centro di Salute Trasimeno Sud.
Piegaro, 12 gennaio 2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: GAL
OGGETTO: INTERROGAZIONE URGENTE CON RISPOSTA SCRITTA
Con la presente si chiede al Sig. Sindaco, relazione dettagliata sull’ attività svolta negli ultimi cinque anni, dal GAL TRASIMENO-ORVIENTANO.
Quanto sopra in considerazione che trattasi di un organismo partecipato anche da questo Comune.
In particolare:
Ci chiediamo se dal punto di vista politico, non sia giunta l’ora di riorganizzare la struttura con la nomina di un nuovo Direttore e di un nuovo Consiglio, al fine di proporre nuove progettualità, con nuove figure professionali.
Piegaro, 04 Novembre 2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Con la presente si chiede al Sig. Sindaco, relazione dettagliata sull’ attività svolta negli ultimi cinque anni, dal GAL TRASIMENO-ORVIENTANO.
Quanto sopra in considerazione che trattasi di un organismo partecipato anche da questo Comune.
In particolare:
- Principali attività programmate (quali e quante sono state portate a termine)
- Costi complessivi della struttura amministrativa e politica evidenziando: a) il costo annuo onnicomprensivo del Presidente, b) il costo annuo onnicomprensivo del Direttore, c) il costo annuo onnicomprensivo dei Consiglieri. d) Il costo complessivo della struttura amministrativa.
Ci chiediamo se dal punto di vista politico, non sia giunta l’ora di riorganizzare la struttura con la nomina di un nuovo Direttore e di un nuovo Consiglio, al fine di proporre nuove progettualità, con nuove figure professionali.
Piegaro, 04 Novembre 2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE : DISTRETTO SANITARIO
OGGETTO: INTERROGAZIONE.
Con la presente interrogazione si chiede al Sig. Sindaco se sia a conoscenza dell’esistenza e dei contenuti della Delibera n° 506 del 10.06.2014, del Direttore Generale della Azienda USL Umbria, n. 1, avente per oggetto: ”Approvazione progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria dell’ambito distrettuale del Trasimeno”.
Premesso che dall’esame di quanto riportato nella deliberazione suddetta, risulta che nella Conferenza dei Sindaci del Comprensorio del Trasimeno, tenutasi in data 18 Marzo 2014 fu approvata, con l’unica eccezione del Sindaco di Città della Pieve ( che in merito ha presentato un documento autonomo ), una BOZZA DI PROGETTO che è poi stata recepita dal Direttore Generale della USL n° 1 con la Delibera N° 506 del 10 Giugno 2014 inerente la "RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA SANITARIA";
Visto che, da una attenta lettura della deliberazione suddetta, si evince che con il termine di "RIQUALIFICAZIONE” si interverrà pesantemente sulla attuale organizzazione dei servizi e prestazioni sanitarie e si inciderà sulle attività erogate dagli appositi punti di erogazione dei centri di salute ed in particolare di quello di Tavernelle che interessa le popolazioni dei Comuni di Piegaro e Panicale ed inoltre anche fasce di popolazione dei Comuni di Perugia e Marsciano;
Si chiede al Sig. Sindaco quali iniziative intenda intraprendere affinché, dall’Autorità Sanitaria siano rese dettagliate e certe le eventuali prestazioni che verranno mantenute e quelle che verranno delocalizzate dal centro di salute di Tavernelle, che vengano chiarite le motivazioni, che vengano elencati i relativi costi/benefici ed indicati i presunti costi sociali derivanti dalla necessità dello spostamento di centinaia di persone verso centri più distanti del tutto privi di mezzi di trasporto pubblico, dato che dalla tabella inserita nella delibera si deduce che: (a TAVERNELLE) RIMARRANNO “PROSSIMALI” le sole ATTIVITA' INFERMIERISTICA AMBULATORIALE - ATTIVITA' DI CURE DOMICILIARI - ATTIVITA' SOCIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA PRIMARIA, MENTRE VERRANNO DELOCALIZZATE ( per cui allontanate da Tavernelle ) le ATTIVITA' DI CONSULTORIO FAMILIARE - ATTIVITA' DI VACCINAZIONI - ATTIVITA' DI MEDICINA LEGALE - ATTIVITA' DI ANAGRAFE SANITARIA - ATTIVITA' CUP - ATTIVITA' SPECIALISTICHE AMBULATORIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICA (Panicale?).
Si chiede inoltre al Sig. Sindaco quali iniziative urgenti intenda intraprendere al fine di informare di ciò le popolazioni interessate anche al fine di raccoglierne le eventuali osservazioni, indicazioni e problematiche da far pervenire alla Giunta Regionale Umbria prima dell’adozione dei provvedimenti di competenza.
Si chiede infine al Sig. Sindaco quale sia la sua opinione sulla possibilità che l’eventuale, assai probabile, soppressione di attività specialistiche e di laboratorio nel centro di salute di Tavernelle (pubblico) possa essere in seguito (a breve) sostituita da attività private convenzionate.
Piegaro, 15.07.2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
Con la presente interrogazione si chiede al Sig. Sindaco se sia a conoscenza dell’esistenza e dei contenuti della Delibera n° 506 del 10.06.2014, del Direttore Generale della Azienda USL Umbria, n. 1, avente per oggetto: ”Approvazione progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria dell’ambito distrettuale del Trasimeno”.
Premesso che dall’esame di quanto riportato nella deliberazione suddetta, risulta che nella Conferenza dei Sindaci del Comprensorio del Trasimeno, tenutasi in data 18 Marzo 2014 fu approvata, con l’unica eccezione del Sindaco di Città della Pieve ( che in merito ha presentato un documento autonomo ), una BOZZA DI PROGETTO che è poi stata recepita dal Direttore Generale della USL n° 1 con la Delibera N° 506 del 10 Giugno 2014 inerente la "RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA SANITARIA";
Visto che, da una attenta lettura della deliberazione suddetta, si evince che con il termine di "RIQUALIFICAZIONE” si interverrà pesantemente sulla attuale organizzazione dei servizi e prestazioni sanitarie e si inciderà sulle attività erogate dagli appositi punti di erogazione dei centri di salute ed in particolare di quello di Tavernelle che interessa le popolazioni dei Comuni di Piegaro e Panicale ed inoltre anche fasce di popolazione dei Comuni di Perugia e Marsciano;
Si chiede al Sig. Sindaco quali iniziative intenda intraprendere affinché, dall’Autorità Sanitaria siano rese dettagliate e certe le eventuali prestazioni che verranno mantenute e quelle che verranno delocalizzate dal centro di salute di Tavernelle, che vengano chiarite le motivazioni, che vengano elencati i relativi costi/benefici ed indicati i presunti costi sociali derivanti dalla necessità dello spostamento di centinaia di persone verso centri più distanti del tutto privi di mezzi di trasporto pubblico, dato che dalla tabella inserita nella delibera si deduce che: (a TAVERNELLE) RIMARRANNO “PROSSIMALI” le sole ATTIVITA' INFERMIERISTICA AMBULATORIALE - ATTIVITA' DI CURE DOMICILIARI - ATTIVITA' SOCIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA PRIMARIA, MENTRE VERRANNO DELOCALIZZATE ( per cui allontanate da Tavernelle ) le ATTIVITA' DI CONSULTORIO FAMILIARE - ATTIVITA' DI VACCINAZIONI - ATTIVITA' DI MEDICINA LEGALE - ATTIVITA' DI ANAGRAFE SANITARIA - ATTIVITA' CUP - ATTIVITA' SPECIALISTICHE AMBULATORIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICA (Panicale?).
Si chiede inoltre al Sig. Sindaco quali iniziative urgenti intenda intraprendere al fine di informare di ciò le popolazioni interessate anche al fine di raccoglierne le eventuali osservazioni, indicazioni e problematiche da far pervenire alla Giunta Regionale Umbria prima dell’adozione dei provvedimenti di competenza.
Si chiede infine al Sig. Sindaco quale sia la sua opinione sulla possibilità che l’eventuale, assai probabile, soppressione di attività specialistiche e di laboratorio nel centro di salute di Tavernelle (pubblico) possa essere in seguito (a breve) sostituita da attività private convenzionate.
Piegaro, 15.07.2014
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
(Olivi Stelvio)
INTERROGAZIONE: RIFIUTI EX CENTRALE ENEL
OGGETTO: INTERROGAZIONE con richiesta di risposta scritta.
In riferimento alla Sua Ordinanza n° 29 del 28.08.2014 – Prot. N° 7504 del 28.08.2014,
ed alla propria precedente interrogazione in data 23.09.2014, acquisita al protocollo lo stesso giorno al n° 8647, si chiede di comunicare quanto segue:
Se il Sig. Patalocco Enzo, in qualità di legale rappresentante della Valnestore Sviluppo srl, abbia regolarmente ottemperato alle disposizioni impartite con la suddetta ordinanza, soprattutto in merito allo smaltimento dei rifiuti classificati come pericolosi (tra cui mercurio metallico), precisandone incaricati, tempi e modalità;
Se vi ha provveduto si chiede di conoscere quali sono stati i costi dettagliati e totali dell’intervento, chi vi ha fatto fronte e con quali risorse;
Se non vi ha provveduto il Sig. Patalocco, se si sia proceduto d’ufficio ed anche in questo caso si chiede di conoscere incaricati, tempi, modalità e costi;
Se tuttora nessuno abbia dato esecuzione alla suddetta ordinanza, quali provvedimenti intende adottare in merito.
Piegaro, 17.02.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
Olivi Stelvio
In riferimento alla Sua Ordinanza n° 29 del 28.08.2014 – Prot. N° 7504 del 28.08.2014,
ed alla propria precedente interrogazione in data 23.09.2014, acquisita al protocollo lo stesso giorno al n° 8647, si chiede di comunicare quanto segue:
Se il Sig. Patalocco Enzo, in qualità di legale rappresentante della Valnestore Sviluppo srl, abbia regolarmente ottemperato alle disposizioni impartite con la suddetta ordinanza, soprattutto in merito allo smaltimento dei rifiuti classificati come pericolosi (tra cui mercurio metallico), precisandone incaricati, tempi e modalità;
Se vi ha provveduto si chiede di conoscere quali sono stati i costi dettagliati e totali dell’intervento, chi vi ha fatto fronte e con quali risorse;
Se non vi ha provveduto il Sig. Patalocco, se si sia proceduto d’ufficio ed anche in questo caso si chiede di conoscere incaricati, tempi, modalità e costi;
Se tuttora nessuno abbia dato esecuzione alla suddetta ordinanza, quali provvedimenti intende adottare in merito.
Piegaro, 17.02.2015
IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S
Olivi Stelvio
MOZIONE: STREAMING DEL M5S AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 05 AGOSTO 2014
PROPOSTA: ILLUMINAZIONE A PIEGARO A LED, UN NOSTRO STUDIO PER IL RISPARMIO ENERGETICO,DOPO UN ATTENTO ESAME DEL NOSTRO GRUPPO DI LAVORO SULLE ENERGIE RINNOVABILI ABBIAMO STUDIATO AD HOC UNA POSSIBILITA' PER IL NOSTRO COMUNE, ECCOVI I RISULTATI CHE PROSSIMAMENTE VERRANNO PROPOSTI ALL'AMMINISTRAZIONE DA PARTE DEL M5S PIEGARO
PROPOSTA: NUOVO FESR (dal 2014 al 2020) accesso ai finanziamenti per riqualificazione delle energie rinnovabili
PROPOSTA: FUSIONE DEI COMUNI, PROSSIMA PROPOSTA DEL M5S PIEGARO
PROPOSTA: EMENDAMENTI, SUGGERIMENTI DEL M5S PIEGARO AL COMUNE DI PIEGARO
"CAVE MACERETO"
PRESENTATA OSSERVAZIONE ALLA DELIBERAZIONE DEL c.c. N°
14 DEL 09/04/2014 PUBBLICATA SUL B.U.R. UMBRIA N° 24 DEL /10/06/2014 da parte
del M5S PIEGARO PROTOCOLLATA IL 27/06/2014 AL N° 0005769-A
RICHIESTA DI "RITIRO DELLA DELIBERA" COME PREVISTO DALLA LEGGE PER MOTIVI DI INTERESSE PUBBLICO.
( SCARICARE LA FOTO QUI A LATO PER LEGGERE PER INTERO LA RICHIESTA DEL M5S PIEGARO) .
PRESENTATA OSSERVAZIONE ALLA DELIBERAZIONE DEL c.c. N°
14 DEL 09/04/2014 PUBBLICATA SUL B.U.R. UMBRIA N° 24 DEL /10/06/2014 da parte
del M5S PIEGARO PROTOCOLLATA IL 27/06/2014 AL N° 0005769-A
RICHIESTA DI "RITIRO DELLA DELIBERA" COME PREVISTO DALLA LEGGE PER MOTIVI DI INTERESSE PUBBLICO.
( SCARICARE LA FOTO QUI A LATO PER LEGGERE PER INTERO LA RICHIESTA DEL M5S PIEGARO) .
RICHIESTA CHIARIMENTI: RIGUARDO ALLA DELIBERA N° 506 del 10/06/2014 del direttore generale della usl n° 1
Presa visione della Delibera del Direttore Generale della USL 1 il gruppo M5S di Piegaro, inteso che tale decisione interessi oltre il comune di Panicale anche e decisamente il comune di Piegaro ha deciso di chiedere chiarimenti riguardo tale delibera al Direttore Generale della USL n° 1, al Sindaco di Panicale ed al Sindaco di Piegaro e contestualmente ai precedenti Sindaci di Panicale e Piegaro, dato che nella di allora Conferenza dei Sindaci tenutasi in data 18 Marzo 2014 fu approvata una BOZZA DI PROGETTO che è poi stata recepita dal Direttore Generale della USL n° 1 con la Delibera N° 506 del 10 Giugno 2014 dove con una unica eccezione del vecchio Sindaco di Città della Pieve ( che in merito ha presentato un documento autonomo ), è stata votata a favore all'unanimità dai restanti Sindaci del comprensorio Trasimeno, la "RIQUALIFICAZIONE DEI SERVIZI E PRESTAZIONI SANITARIE".
Visto e considerato che si parla appunto di "RIQUALIFICAZIONE DEI SERVIZI" chiediamo come tale riqualificazione di servizi e prestazioni sanitarie inciderà sulle attività erogate dagli appositi punti di erogazione dei centri di salute, che siano rese dettagliate le eventuali prestazioni che verranno mantenute e quelle che verranno delocalizzate dal centro di salute di Tavernelle, che vengano chiarite le motivazioni, che vengano elencati i relativi ed eventuali costi/benefici, indicati i presunti costi sociali dato che prendendo visione dello specchietto allegato alla delibera si evince che: RIMARRANNO PROSSIMALI (a Tavernelle) le ATTIVITA' INFERMIERISTICA AMBULATORIALE - ATTIVITA' DI CURE DOMICILIARI - ATTIVITA' SOCIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA PRIMARIA, mentre verranno delocalizzate ( per cui allontanate da Tavernelle ) le ATTIVITA' DI CONSULTORIO FAMILIARE - ATTIVITA' DI VACCINAZIONI - ATTIVITA' DI MEDICINA LEGALE - ATTIVITA' DI ANAGRAFE SANITARIA - ATTIVITA' CUP - ATTIVITA' SPECIALISTICHE AMBULATORIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICA.
Chiediamo altresì se l'eventuale soppressione di attività specialistiche potrebbe essere in seguito sostituita da attività private convenzionate e se vi fosse questa eventualità quali saranno i costi da sostenere.
Questa richiesta di chiarimenti verrà portata e protocollata agli uffici competenti al più presto.
M5S PIEGARO
Visto e considerato che si parla appunto di "RIQUALIFICAZIONE DEI SERVIZI" chiediamo come tale riqualificazione di servizi e prestazioni sanitarie inciderà sulle attività erogate dagli appositi punti di erogazione dei centri di salute, che siano rese dettagliate le eventuali prestazioni che verranno mantenute e quelle che verranno delocalizzate dal centro di salute di Tavernelle, che vengano chiarite le motivazioni, che vengano elencati i relativi ed eventuali costi/benefici, indicati i presunti costi sociali dato che prendendo visione dello specchietto allegato alla delibera si evince che: RIMARRANNO PROSSIMALI (a Tavernelle) le ATTIVITA' INFERMIERISTICA AMBULATORIALE - ATTIVITA' DI CURE DOMICILIARI - ATTIVITA' SOCIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA PRIMARIA, mentre verranno delocalizzate ( per cui allontanate da Tavernelle ) le ATTIVITA' DI CONSULTORIO FAMILIARE - ATTIVITA' DI VACCINAZIONI - ATTIVITA' DI MEDICINA LEGALE - ATTIVITA' DI ANAGRAFE SANITARIA - ATTIVITA' CUP - ATTIVITA' SPECIALISTICHE AMBULATORIALI - ATTIVITA' DI ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICA.
Chiediamo altresì se l'eventuale soppressione di attività specialistiche potrebbe essere in seguito sostituita da attività private convenzionate e se vi fosse questa eventualità quali saranno i costi da sostenere.
Questa richiesta di chiarimenti verrà portata e protocollata agli uffici competenti al più presto.
M5S PIEGARO